“Dovremmo ritornare a fare quello che un
partito deve fare; abbiamo i nostri organismi dirigenti in cui si
deve discutere e tenere una linea. Non si dovrebbe parlare a
titolo personale ma discutere nelle sedi deputate e poi fare
emergere la linea del partito. Quella sull’Ucraina è molto
chiara, netta e non è cambiata. Siamo un partito plurale -ha
aggiunto; il pluralismo è una forza e non deve spaventare, ma
questo non significa non essere in grado di avere una linea
comune frutto di una dialettica interna e, ripeto, sull’Ucraina
la linea non è cambiata. Teniamo insieme mondi diversi per un
obiettivo comune che è fare una proposta di governo e quindi non
minoritaria. Piero De Luca? Sono dispiaciuta perché se fare un
cambio complessivo degli assetti è legittimo, è sbagliato fare
una scelta che sembra contra personam, soprattutto quando lavora
bene ed è apprezzata. Si tratta del cognome? Se fosse questo
sarebbe chiaramente sbagliato”. Così Simona Malpezzi, ex
capogruppo del Pd al senato, questa mattina a Omnibus su La7.


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