“Vorrei dire al presidente Balboni che noi non abbiamo abbandonato pretestuosamente i lavori della commissione: abbiamo abbandonato i lavori di fronte all’ennesima forzatura e strappo sulle regole, sulla forma che è anche una questione di sostanza. Ricordo al presidente Balboni che si è rifiutato di leggere, su mia precisa richiesta, un emendamento che era stato modificato. Chiedere quale fosse il testo finale sottoposto a votazione non è reato di lesa maestà, mentre rispondere e’ un dovere preciso del presidente della Commissione che gestisce i lavori”. A dirlo è la senatrice Pd Simona Malpezzi. “E a questo proposito – riprende – invece di scrivere comunicati, il presidente potrebbe mandarci il testo che ha messo in votazione: gli ricordo che l’emendamento era l’1.19. Qui – rimarca – gli unici che fanno sceneggiate sono governo e maggioranza che con un atteggiamento, quello si irritante e per nascondere le loro evidenti difficoltà interne sul decreto Cutro, assumono condotte scorrette in Commissione, rendendo complessa la normale dialettica parlamentare. E questo il presidente Balboni lo sa molto bene”.
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