“Il discorso della Meloni è stato vago e indefinito: è stato anche il discorso delle assenze. E anche la sua replica ha lasciato molti punti interrogativi.

Assente è la transizione digitale. È sparito anche il ministero. Sembra che lei sottovaluti una sfida enorme da cui dipende il nostro futuro e la competitività dell’Italia. È sparita la transizione ecologica adimostrazione che i conservatori sono i peggiori nemici dell’ambiente e della sostenibilità, da Trump a Bolsonaro. La questione ambientale non è tema ideologico da ricchi Presidente, ma è la chiave per garantire il futuro ai nostri figli.

Lei ha detto che è un underdog, ha parlato a chi non ce la fa, ma non ha spiegato in alcun modo come intenda aiutare chi non ce la fa, come intenda combattere le disuguaglianze. Anzi ha annunciato che alcuni sostegni, come il reddito di cittadinanza, saranno messi in discussione, e non ha detto una parola contro il male di questo tempo che è la precarietà, soprattutto delle donne e dei giovani.

Assente è il lavoro e non cita mai i lavoratori come tali. Nel suo intervento non c’è alcun riferimento a migliori condizioni di lavoro e diritti: salario minimo o innalzamento dei salari per combattere l’inflazione. Noi una proposta ce l’abbiamo: una mensilità in più agendo sul cuneo fiscale, quindi per tutti i lavoratori. Lei non ha parlato neanche un attimo ai giovani precari, atipici, parasubordinati, più o meno falsi autonomi, ai nuovi lavoratori delle piattaforme, ai lavoratori delle piccole e piccolissime imprese, alla stragrande maggioranza dei lavoratori

Alle parole non dette, se ne aggiungono altre usate male. Penso al merito che è una bellissima parola Presidente ma per poter essere premiati le ricordo che, come minimo, bisogna essere messi in grado di gareggiare alla pari. Questo significa che prima di parlare di merito io vorrei che la scuola si occupasse di combattere tutte le disuguaglianze e di garantire che nessun destino sia già scritto”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.


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