“La Lega non è mai stata fan del PNRR; ancora oggi, al netto delle dichiarazioni di Molinari che hanno costretto la premier a una secca smentita, ci sono esponenti del carroccio molto scettici. In campagna elettorale la coalizione di destra si è presentata dicendo di voler rivedere il PNRR, cosa che ci ha indebolito: non sembrano avere la motivazione per portare a casa questa occasione storica. Adesso, addirittura qualcuno chiede di rinunciare ai fondi. Intanto il governo coinvolga le Camere per monitorare i progetti come previsto da una risoluzione che aveva impegnato lo scorso esecutivo. Fitto, finalmente si è deciso a riferire in Parlamento. Invece, di scaricare le responsabilità su altri, l’esecutivo lavori per non perdere fondi strutturali. Dire che non siamo in grado di spendere è un’ammissione di debolezza molto grave. La politica dovrebbe lavorare per risolvere i problemi strutturali a partire dal varare quelle riforme a cui il governo di destra è assolutamente allergico”.
“Spero che il governo e la Lega siano favorevoli alla ricostituzione di una missione europea di soccorso e salvataggio perche’ è necessaria. Non mettano in discussione la protezione speciale; diciamo no con forza a nuove strette. Sui migranti il governo è in chiara difficolta’ perche’ è costretto a passare dagli slogan ai fatti. Non è sempre possibile fare accordi bilaterali sui rimpatri perche’ spesso non si trovano interlocutori sicuri e disponibili. La Lega lo sa bene perche’ quando Matteo Salvini era ministro dell’Interno non è riuscito ad attuare i rimpatri”. Cosi’ Simona Malpezzi a Sky Tg24. “Il governo con il decreto Cutro, bloccato a causa delle incertezze della maggioranza, potrebbe presentare emendamenti per provare a tamponare la situazione, dando una mano ai comuni, ma di fatto è bloccato da beghe interne”, conclude la senatrice Pd.