Mentre ieri alla Camera la maggioranza andava sotto sul Def, al Senato il Pd decideva di non partecipare al voto sull’elezione dei componenti laici dei Consigli di Presidenza della Giustizia amministrativa e tributaria. Scelta oggi confermata dal gruppo a Montecitorio. “Questa scelta – spiega la senatrice del Pd Simona Malpezzi – è arrivata per una questione di metodo e di merito. Di metodo perché non si è mai visto che una maggioranza non tenga conto dei numeri dell’opposizione, e su una lista di 6 componenti alla Camera e 6 al Senato non abbia voluto riconoscere all’opposizione un numero giusto di rappresentanti: per noi il minimo sindacale sarebbe stato 4 ma sarebbe stato giusto 5, mentre in realtà loro si sono fermati a 3 e per noi questo non era assolutamente accettabile. Poi un elemento che abbiamo posto come prioritario è che fosse rispettata ovunque la parità di genere, cosa non avvenuta alla Camera. Quindi abbiamo deciso di rinunciare a fare qualsiasi nome e non partecipare al voto”. Una scelta non seguita dalle altre opposizioni: “A me dispiace un po’ – sottolinea Malpezzi – ognuno fa le sue scelte ma mi sembra che si siano accontentate quando nelle scelte della maggioranza c’è il desiderio di sopraffare le opposizioni, e quindi penso che queste debbano rimanere compatte per difendere dei principi di rappresentatività che dovrebbero essere sempre sacrosanti”.


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