“Il governo non ha risolto il problema della cessione dei crediti altrimenti non ci sarebbero decine di migliaia di imprese e cittadini che protestano perché vedono messa a rischio la loro sopravvivenza. Questo decreto è confuso, presenta pericolose lacune, è senza una reale prospettiva. Abbiamo ridotto il danno grazie a molte nostre proposte, ma non averne tenuto conto dall’inizio mostra un problema strutturale di questo governo”. Lo ha detto il sen. Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione Bilancio, intervenendo in dichiarazione di voto sul decreto Superbonus. 
“Ci sono 19 miliardi di crediti che mettono a rischio 32 mila imprese e i relativi lavoratori, oltre alle famiglie ed ai cittadini coinvolti – ha spiegato – Il governo come intende salvaguardarli? Questo decreto non lo dice. Un grande Paese manufatturiero come il nostro non può permettersi un governo che guarda al passato. La transizione ecologica dell’economia richiede un progetto chiaro”. 
“Perché non è stato fatto un aggiornamento del bonus edilizio che è una priorità e un’emergenza per un Paese che ha un patrimonio edilizio datato? – ha aggiunto – Da una maggioranza legittimata dal voto a governare ci si aspettava una proposta, non mere accuse e opposizione al passato. Qui ci si gioca il futuro del Paese e del comparto delle costruzioni utile allo sviluppo del Paese e del Pnrr”.

“Questo decreto non è risolutivo del problema della cessione del credito perché manca di progettualità – ha concluso Manca – Serve l’apertura di un cantiere nuovo per un testo unico per sostenere investimenti pubblici e privati, basta fare opposizione al passato, serve responsabilità per indirizzare il Paese verso il futuro e produrre crescita”.


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