‘Il Cie di Gradisca d’Isonzo venga chiuso definitivamente – dichiara il presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, Luigi Manconi – e parte di quegli spazi vengano utilizzati, una volta adeguatamente ristrutturati, per ampliare l’adiacente centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara-Cda). In questo modo si verrebbe incontro alle pressanti richieste di spazi degli ultimi mesi per una migliore gestione del Cara e una più adeguata accoglienza per gli ospiti. Tutto ciò, evidentemente, con l’accordo della locale amministrazione’.

Ieri, giornata mondiale del migrante e del rifugiato, il senatore Luigi Manconi ha visitato il Cara di Gradisca d’Isonzo, la cui situazione è cambiata negli ultimi mesi. La capienza è stata portata dai 138 posti previsti a 204 per consentire l`apertura di una sezione Cda per l’accoglienza per i profughi sbarcati sulle coste siciliane. «Contrariamente ad altri centri – dichiara Manconi – l`opinione degli ospiti sui servizi è abbastanza positiva. Ma il governo dovrebbe investire maggiori risorse sulla seconda accoglienza e sull`integrazione di queste persone, una volta riconosciuta loro la protezione. I tempi di attesa per entrare nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati sono lunghi perché i posti sono insufficienti a coprire le richieste e il considerevole aumento della capacità del circuito Sprar, annunciato dal governo nei mesi scorsi, deve trovare immediata attuazione».


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