Come uno scolaro povero e un po` scostumato, il provvedimento sullo ius soli è stato cacciato all`ultimo banco. E all`ultimo posto e all`ultimo giorno del
calendario parlamentare. Così la legge sulla cittadinanza è destinata a essere rinviata a chissà quando. Temo sinceramente che non se ne parlerà più per i
prossimi dieci anni. Questo è il risultato di una linea di condotta fondata sull`opportunismo e sulla codardia e su una intelligenza politica, per così dire, non troppo brillante. Questa scelta sciagurata costituisce una vera offesa per centinaia di migliaia di minori stranieri che chiedono da anni parità
di doveri e di diritti. Intanto, dal momento che il mondo provvidenzialmente non si esaurisce nella conferenza dei capigruppo del Senato, centinaia e
centinaia di donne e uomini di buona volontà continuano nello sciopero della fame a staffetta a favore della riforma della cittadinanza. E domani alle
15 davanti a Montecitorio, si terrà la maratona-Pinocchio, la lettura collettiva (da Nicola Piovani a Max Giusti) del libro che ricorda «il bambino che voleva essere uguale a tutti gli altri bambini».


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