‘Il trattamento sanitario obbligatorio (Tso) nasce a presidio e a tutela del paziente, per indurlo attraverso un’attività di persuasione e di ‘negoziazione’ ad accettare cure e terapie. Nel caso di Andrea Soldi, come in un numero crescente di altre situazioni, quel trattamento rischia di trasformarsi in uno strumento letale: l’autopsia indica nello ‘strangolamento’ la causa della sua morte, avvenuta l’8 agosto del 2015. In altre parole, nel caso di Soldi e purtroppo non solo, le modalità di applicazione del Tso sembrano somigliare a una sorta di ‘mandato di cattura’, attuato con i metodi di un fermo di polizia. Tutto ciò è di una gravità inaudita: si rischia di trasformare il paziente con disagio mentale in una figura criminale da reprimere con ogni mezzo. Nessuna generalizzazione, per carità, ma una riflessione seria e approfondita sulle modalità del Tso è più che mai urgente’. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Luigi Manconi, Presidente della commissione Diritti umani.

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