“Il discorso di Enrico Letta ha conquistato tutti, per la carica di entusiasmo e di passione che ha emanato. Il nuovo segretario del Pd parte con un grandissimo credito ed in un clima, come si è visto, di totale unità. Sono oggettivamente le condizioni migliori per aprire una nuova stagione di protagonismo. Protagonismo, sottolineo, anche nell’alleanza di centrosinistra, è uno dei passaggi chiave nell’intervento di Letta, uno dei passaggi che mi è piaciuto di più. Rapporto con i M5S quindi, ma aperto a tutto il centrosinistra, nessuno escluso”.
Lo dice il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci in un’intervista al quotidiano Il Mattino.
“La pandemia ha cambiato la vita di tutti ed è cambiata la stessa percezione che i cittadini hanno dei partiti. Il Pd – continua Marcucci- deve farsi carico di nuove e diverse responsabilità, che non si possono esaurire certo a Roma. Dovremo avere la capacità di stare a fianco delle persone a Bologna e Livorno, come a Foggia e a Napoli, o nei piccoli Comuni, parlando meno al nostro ombelico e più alla testa e al cuore delle persone. Conquistiamo il consenso di un agricoltore di Foggia, se riusciamo a migliorargli la vita, non se continuiamo a parlargli di noi”.
Quanto alla verifica parlamentare e nei territori sul nome di Letta, Marcucci dice “I numeri dell’assemblea nazionale lasciano pochi margini di interpretazione, ma certamente inviterò Enrico Letta appena potrà a partecipare alle nostre assemblee di gruppo. In Senato abbiamo l’abitudine di vederci frequentemente e di discutere di tutto, ho il polso della situazione delle mie senatrici e dei miei senatori. Il gradimento per le parole di Letta, le assicuro, è davvero molto alto”.