Andrea Marcucci, senatore del Partito democratico. Come definirebbe la crisi di governo innescata dal Movimento 5 stelle?

«Si definisce da sola. Un Paese in pandemia energetica, con la guerra in Europa, una situazione economica molto pesante per le famiglie e le imprese, non ha certo bisogno di crisi o di elezioni anticipate. Chi ha provocato tutto questo, mentre magari in altre capitali fuori Ue si brinda, è quanto meno un irresponsabile, nella migliore delle ipotesi».

Il presidente pentastellato, Giuseppe Conte, sembra essere sempre più confuso e isolato, anche tra i suoi…

«Di Maio, che li conosce bene, ha parlato di una operazione pianificata da tempo nel tentativo, a mio giudizio disperato, di recuperare qualche zero virgola nei sondaggi. È dalle giornate del Quirinale, seguendo il comportamento anomalo di Conte, che avevo messo in guardia i miei colleghi. Il leader del M5s evidentemente seguiva un suo percorso lontano dal governo Draghi. Le parole ascoltate in Aula dalla capogruppo Castellone mi sembra che lascino pochi dubbi sulla loro prossima collocazione».

Cosa fare, dunque, per evitare il voto anticipato?

«Prendere atto delle molte difficoltà che ancora gravano sul tavolo dell`esecutivo. Ricapitolo: il fondamentale Pnrr da completare, il decreto Aiuti bis, i decreti sul lavoro annunciati da Draghi per fine mese, la legge di Bilancio. In più, un elemento che pesa tantissimo: credibilità ed autorevolezza internazionale dell`Italia. Che cosa raccontiamo all`estero? Che abbiamo mandato via Draghi a causa del termovalizzatore di Roma, città peraltro invasa dai rifiuti? Via, siamo seri».

Quale messaggio si aspetta dalle comunicazioni di Draghi, mercoledì prossimo, alle Camere?

«Il presidente del Consiglio ci ha abituato al suo rigore e alla sua sobrietà. Bisogna fare tutto il possibile per fargli completare il lavoro a palazzo Chigi. Il suo ruolo non è importante solo in Italia, ma dalle reazioni che leggo, anche in Europa. Sperare che ci ripensi non basta, bisogna che mercoledì i partiti sottoscrivano un accordo per continuare la legislatura. Penso anche alla partita aperta sul tetto al prezzo dell`energia: Draghi è l`unico capace di portare a casa quella battaglia per noi così vitale. Detta in altro modo, far finire l`esperienza di questo governo può causare un onere pesantissimo per tutto il Paese. Ne vale la pena? A me sembra davvero una pazzia».

A chi si riferisce quando chiede ai leader «di buona volontà» di fare «un appello serio e determinato» al premier nel passaggio parlamentare?

«Esattamente alle donne e agli uomini dei gruppi parlamentari che mettono gli interessi degli italiani davanti alle legittime aspirazioni dei partiti. Mi sembra che il M5s si sia tirato fuori per propria volontà, Fratelli d`Italia ha una sua posizione, quindi direi a tutti gli altri. Salvare l`Italia dall`esercizio provvisorio mi sembra un obiettivo sufficientemente nobile».

Farebbe un Draghi bis senza i grillini?

«Mi sembra che il M5s si stia velocemente assestando verso l`indisponibilità. Mercoledì in Parlamento ascolteremo tutti: basta prese in giro, però».


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