“E’ necessario un intervento incisivo del Governo, nel rispetto delle competenze e della autonomia organizzativa delle regioni, per favorire lo strutturarsi di una rete dei Garanti per l’infanzia e l’adolescenza dotata di una propria puntuale specificità d’azione”. Lo chiedono la senatrice Donella Mattesini e l’on Giuseppe Romanini, rispettivamente capogruppo e componente della commissione Bicamerale Infanzia e Adolescenza, in un’interrogazione, presentata al Senato e alla Camera, rivolta al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento e sottoscritta dal altri parlamentari PD.
Nel documento I due parlamentari ricordano come la stessa legge che nel 2011 ha istituito l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza per assicurare la piena attuazione e la tutela dei diritti e degli interessi delle persone di minore età, in conformità con quanto previsto dalle convenzioni internazionali, riserva all’art 3 particolare importanza alla promozione di sinergie e di idonee forme di collaborazione con: « I garanti regionali dell’infanzia e dell’adolescenza o con figure analoghe, che le regioni possono istituire con i medesimi requisiti di indipendenza, autonomia e competenza esclusiva in materia di infanzia e adolescenza previsti per l’Autorità garante”.
“Attualmente in 18 regioni e nelle due province autonome di Trento e Bolzano – spiegano i parlamentari PD – esistono leggi che istituiscono la figura del garante per l’infanzia (o figure simili), tuttavia alcune di esse non hanno provveduto alla nomina o ne hanno accorpato le funzioni ad altre figure istituzionali di garanzia come, ad esempio, quella del garante per i detenuti o il difensore civico”.
“E’ una situazione intollerabile che sta creando forti criticità su una questione già delicata e sensibile, per questo chiediamo al governo un intervento risolutivo per recuperare al più presto un gap intollerabile per il Paese”, concludono i parlamentari Mattesini e Romanini.


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