La vicepresidente dei senatori Pd ha annunciato la rinuncia sua e dei suoi colleghi a intervenire in aula per facilitare l’approvazione
‘Con l’ok alle norme sul femminicidio si compie un atto di portata storica perché si sottrae la violenza domestica e la violenza di genere dalla sfera privata, cui una secolare tradizione le aveva assegnate, traghettandole nella sfera pubblica’. E’ quanto dichiara la senatrice Pina Maturani, vicepresidente del Gruppo del Partito democratico che ha annunciato in aula a nome dei senatori pd la rinuncia a intervenire in discussione generale per facilitare l’approvazione del decreto che comprende le norme sulla violenza di genere contro le donne. ‘La violenza, come anche riconosciuto da movimenti e diverse campagne di sensibilizzazione – sottolinea l’esponente pd – è un problema degli uomini e con gli uomini va affrontato e debellato. Con questo provvedimento il Governo si assume la responsabilità politica di atti legislativi in linea con le direttrici della convenzione di Istanbul ratificata in giugno da questo Parlamento. Con il voto di oggi sanciamo un atto di importante promozione di una nuova cultura del rispetto coerente con il nostro impianto costituzionale, nonché in piena sintonia con il quadro normativo internazionale, non solo con la Convenzione di Istanbul, ma anche con il trattato di Lisbona, il Programma di Stoccolma 2010/2014 e la Piattaforma Cedaw per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne’. Un voto, quindi – conclude Maturani – con il quale ancoriamo l’Italia all’Europa, l’Europa dei diritti, nella quale da oggi possiamo anche noi cominciare a sedere a pieno titolo’.

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