‘Se le notizie apparse in questi giorni in alcuni notiziari televisivi fossero confermate, saremmo di fronte a un fatto gravissimo che non deve e non può più ripetersi. Anche recentemente, in risposta a una nostra interrogazione, il governo ha assicurato che l’utilizzo dell’aeroporto di Bresso sarebbe stato limitato al volo amatoriale e ai piccoli velivoli. Se è vero che ENAC starebbe autorizzando a Bresso lo scalo di aerotaxi di proporzioni inconciliabili con le dimensioni e le misure di sicurezza dell’aeroporto, saremmo di fronte alla violazione delle più elementari regole del buon senso’. Lo afferma il senatore PD Franco Mirabelli, componete della Commissione Ambiente del Senato.
‘La salute dei cittadini – prosegue Mirabelli – messa a rischio da un traffico aereo di questo tipo in un piccolo aeroporto al centro di un parco visitato ogni giorno da migliaia di persone viene prima di tutto, prima di qualunque interesse economico e commerciale. Abbiamo presentato un’interrogazione urgente per chiedere al ministero dei Trasporti di intervenire subito su ENAC per impedire ulteriori voli di aerotaxi. A margine di questa vicenda restano comunque da chiarire i contenziosi tra ENAC, l’Aeroclub che ha gestito fino ad ora l’aeroporto e i vincitori degli appalti per i servizi.
Di seguito il testo dell’interrogazione
 
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Premesso che:
le regole in vigore all’Aeroporto di Bresso hanno sempre limitato il traffico ai piccoli aerei da turismo;
nel week end tra l’11 e il 12 aprile 2015 per due volte è stato notato atterrare un bimotore Beechcraft King Air turboelica di fabbricazione americana, lungo 17 metri con 9 passeggeri in arrivo e in partenza per la Germania;
il volo è risultato essere autorizzato da una nota informativa diffusa dall’Ente nazionale aviazione civile (Enac), in data 25 giugno 2014, con cui si autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti, senza limitazione al numero di posti negli aeroporti di Aviazione generale, ovvero non certificati, cioè privi di tutta una serie di dotazioni di sicurezza;
gli organi di stampa hanno fatto circolare il messaggio che quanto avvenuto è un’anteprima di ciò che potrebbe succedere a Bresso nei mesi dell’Expo,
considerato che: tale prospettiva non garantisce la sicurezza dei passeggeri in viaggio, in quanto le dimensioni della pista e dello stesso scalo di Bresso sono molto piccole e non adatte a ospitare velivoli di grandi dimensioni, così come il servizio antincendio di cui l’Aeroporto di Bresso dispone non è adeguato ad aerei di grandi dimensioni; l’Aeroporto di Bresso, già da tempo oggetto di contestazioni dovute all’eccessivo inquinamento acustico, è situato in una zona abitata e all’interno del Parco Nord Milano (parco regionale lombardo), per cui i voli che vi transitano causano disagi agli abitanti e disturbo all’ecosistema ambientale del Parco;
a partire dal 1997, è stato definito un protocollo di intesa che ha comportato la cessione di una parte delle aree di pertinenza dell’aeroporto al Parco Nord e lo stesso protocollo, al fine di garantire il minor impatto possibile della struttura sul parco e sulle abitazioni vicine, ha portato allo spostamento della piattaforma per l’elisoccorso e altre strutture funzionali dell’aeroporto; ci sono atti che attestano da parte di tutti gli Enti Locali interessati e della stessa Regione Lombardia il blocco del progetto di collocare lì un hub elicotteristico funzionale a svolgere un servizio di aerotaxi che collegasse Milano all’aeroporto di Malpensa, considerato inoltre che:
in data 24 settembre 2014, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti rispondendo all’interrogazione atto di sindacato ispettivo n. 3-01139 del 25 luglio 2014 riguardante l’Aeroporto di Bresso, durante la 101° seduta della 8ª Commissione del Senato (Lavori Pubblici, Comunicazione) aveva confermato la volontà di Governo ed Enac di non realizzare nuove infrastrutture nell’aeroporto di Bresso ed escluso ogni ipotesi di hub elicotteristico nel Parco Nord,
visto che durante Expo 2015, il Parco Nord Milano sarà anche sede di iniziative che valorizzeranno la biodiversità che vi è nel parco,
si chiede di sapere:
come sia stato possibile che Enac abbia dato simili disposizione;
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tale situazione e come intenda agire per bloccare questi voli, dando seguito a quanto affermato in tutti i protocolli già in precedenza firmati con cui veniva stabilito che all’interno dell’Aeroporto di Bresso non vi sarebbe stato alcun servizio aerotaxi, così da garantire reali condizioni di sicurezza per i passeggeri in viaggio e per gli abitanti delle case circostanti all’Aeroporto di Bresso, oltre che la tutela dell’ecosistema ambientale del Parco Nord Milano.

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