“Il decreto approvato ieri dal consiglio dei ministri accentuerà gravemente la crisi del settore edilizio.
L’allarme lanciato dall’associazione nazionale dei costruttori e dalle associazioni degli artigiani è del tutto condivisibile. Pensiamo alle imprese del settore ma anche ai lavoratori. Un settore che occupa quasi due milioni di persone.
La verità è che il governo sta buttando il bambino con l’acqua sporca: il blocco di tutte le cessioni di credito affossa incentivi che nel 2021-2022 hanno contribuito in misura decisiva alla ripartenza economica del Paese e la mancata soluzione della questione dei crediti fiscali bloccati rischia di fare collassare 25 mila imprese e 130 mila posti di lavoro, per non parlare delle famiglie interessate dagli interventi finanziati con i bonus.
Il blocco della cessione colpisce anche i crediti fiscali per i consumi di energia e gas, depotenziando misure fondamentali per la sopravvivenza di moltissime aziende, a partire da quelle energivore.
Il governo torni sui suoi passi: il dialogo con tutte le parti interessate è precondizione fondamentale per mettere in atto gli interventi necessari per affrontare l‘emergenza dei crediti incagliati e rilanciare la riqualificazione energetica delle abitazioni, un tema di primaria importanza alla luce delle decisioni che stanno maturando a livello europeo”. Così ciò senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.


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