“Noi abbiamo perso il conto dei voti di fiducia chiesti da questo Esecutivo e questo è un paradosso: perché siamo di fronte a un governo politico che può contare su un’ampia maggioranza politica sia alla Camera che al Senato. Ma evidentemente non basta. Anche oggi ecco il voto di fiducia su un decreto eterogeno, esaminato di fatto da un solo ramo del Parlamento. Non possiamo andare avanti così, comprimendo, umiliando, il ruolo del Parlamento a colpi di decreti. E lo dico in una fase in cui la maggioranza parla di riforme costituzionali come il premierato e di diversi equilibri tra governo e Parlamento, quando quegli equilibri sono già saltati da un pezzo”. Lo ha detto in Aula il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd, che ha aggiunto: “Il titolo di questo decreto è ambizioso, ma non fa nulla per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. A fronte di un aumento delle entrate da maggiori accise di circa 2 miliardi, sapete quanto restituisce il governo alle famiglie? 100 milioni sulla carta sociale e appena 12 milioni per il bonus trasporto pubblico. Due sono le misure grandi assenti: mancano le norme attuative per le comunità energetiche e manca la proroga del regime di maggior tutela per luce e gas, senza la quale 10 milioni di famiglie subiranno una stangata del 30% da gennaio 2024. A parole questa destra è vicina al popolo, ma nelle scelte concrete è ben lontana dai consumatori”.


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