‘Nei giorni scorsi nella commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti abbiamo ascoltato i procuratori della Repubblica di Fermo e Macerata sulla vicenda del Basso Bacino del Chienti e sull’inquinamento che da oltre un ventennio riguarda il territorio di Civitanova, Montecosaro, Morrovalle, Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpido a Mare e che nasce da una serie di comportamenti di aziende del calzaturiero che utilizzavano il tricloretano per il lavaggio di fondi di calzature. Lo scopo dell’audizione in commissione è stato capire perché ad oggi siamo ancora lontani da una vera soluzione del problema, quali possano essere i margini per intraprendere azioni di risarcimento, oltre che per definire quelle avviate a capo dei responsabili per il danno ambientale, e se sia stato utilizzato ogni strumento giuridico utile per il perseguimento di questa finalità’. Lo dice il senatore del Pd Mario Morgoni. ‘Il costo delle bonifiche – prosegue Morgoni – è rilevante e non è tollerabile che a pagarne il conto siano solo i cittadini incolpevoli, specie quando le responsabilità sono evidenti, ma fino ad oggi, tutti o quasi coloro che dovevano assumersele sono riusciti invece a sottrarsi. Altro argomento trattato nell’audizione, il ruolo svolto dalla pubblica amministrazione e in particolare dalle province, che avrebbero dovuto effettuare indagini per identificare i responsabili dell’inquinamento, diffidandoli poi a provvedere di conseguenza (come sancito dalla sentenza 126 del 2015 del TAR Marche). Oltre al rilevante problema del risarcimento del danno ambientale, il problema è di giustizia e di tutela dell’ambiente e del territorio: non può restare impunito, né passare sotto silenzio ogni atto o comportamento che comprometta valori fondamentali per la stessa qualità della vita dei cittadini’.

Ne Parlano