“Il ministro dell’Economia e delle Finanze chiarisca se il neo assessore al comune di Roma Marcello Minenna abbia comunicato la volontà di continuare a dirigere l’Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria della Consob e se sussistano, in tal caso, i presupposti di un conflitto di interessi”.
E’ quanto chiede il senatore del Partito democratico Massimo Mucchetti,presidente della Commissione Industria a Palazzo Madama, attraverso un’interrogazione parlamentare in merito alla posizione di Minenna, che manterrebbe sia funzioni che stipendio della Consob nonostante l’incarico di assessore della Giunta capitolina.

 

Segue il testo dell’interrogazione a risposta orale in Commissione

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze,
premesso che:
secondo quanto si apprende da fonti stampa, lo scorso 7 luglio, il neo sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha nominato, tra i componenti della giunta capitolina, Marcello Minenna quale assessore al Bilancio, al Patrimonio e alle Partecipate del Comune di Roma;
il dottor Marcello Minenna, secondo quanto risulta dall’ organigramma pubblico disponibile su internet, è un dirigente responsabile dell’Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria della Consob;
l’articolo 53 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, al comma 7, prevede che i dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dalle amministrazioni di appartenenza, anche al fine di verificare potenziali situazioni di conflitto di interessi. In caso di inosservanza del divieto, il dipendente pubblico è soggetto, tra l’altro, a responsabilità disciplinare. Il comma 8 della medesima disposizione prevede che le pubbliche amministrazioni, tra le quali rientrano gli enti locali, non possono conferire incarichi retribuiti a dipendenti di altre amministrazioni pubbliche, senza la previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza dei dipendenti stessi. Il conferimento di incarichi senza la previa autorizzazione determina tra l’altro la nullità di diritto del relativo provvedimento. Infine, ai sensi del comma 10 del citato articolo 53, si prevede che l’autorizzazione debba essere richiesta all’amministrazione di appartenenza del dipendente dai soggetti che intendono conferire l’incarico, ovvero può essere richiesta dal dipendente interessato;
per sapere:
se risulti al Ministro interrogato che il dottor Marcello Minenna abbia nei giorni scorsi accettato la nomina di cui in premessa al Comune di Roma e, al tempo stesso, se lo stesso Minenna abbia comunicato alla Consob la sua determinazione a continuare a dirigere l’Ufficio Analisi Quantitative e Innovazione Finanziaria della Consob;
se si sia a conoscenza del fatto che, in occasione del conferimento dell’incarico al dottor Minenna, sia stata eseguita la procedura di autorizzazione di cui al citato articolo 53, ovvero in caso di mancata richiesta di autorizzazione quali iniziative si intendano assumere per far valere la nullità di diritto di tale nomina;
se un tale eventuale doppio incarico sia compatibile con la disciplina dei conflitti d’interesse che regola il lavoro dei dirigenti della Consob, con particolare riguardo all’opera di un assessore che esercita le funzioni dell’azionista di riferimento in società quotate ed eventualmente quotande;
se risulti, altresì, che all’ eventuale doppio incarico del dottor Minenna corrisponda una doppia remunerazione;
se risulti che, nell’ambito del piano di rientro del debito di Roma Capitale concordato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Comune di Roma abbia intenzione di emettere obbligazioni, considerato che un prestito è in scadenza il prossimo 17 luglio, e se sì, se i relativi prospetti informativi siano integrati con scenari probabilistici e, ove fosse, se sia informato su quali siano i soggetti che tali scenari calcolano;
nel caso venga accertata l’esistenza di un conflitto d’interessi, quali iniziative, anche urgenti, per quanto di competenza s’intendano adottare per rimuovere tale conflitto.


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