“La riforma del reddito di cittadinanza
che ha portato all’assegno di inclusione ha, nei fatti, prima
cancellato duecentomila potenziali beneficiari e poi subordinato
alcune forme di sostegno a delle circostanze che non dipendono
ne’ dalla condizione di poverta’ ne’ dal numero di figli. Questo
risultato finale non risolve i problemi concreti di persone che
vivono nella mia terra, in Sicilia, ma anche in tutto il Sud, in
condizioni di degrado”, ha spiegato Antonio Nicita, senatore Pd
e candidato alle europee nella circoscrizione Isole,
intervenendo a Tagada’ su La7. “Noi del Partito Democratico,
abbiamo sottolineato la necessita’ di una diversa forma di
sostegno e di correggere questo assegno di inclusione. Ma,
soprattutto, di capire che la poverta’ non e’ una colpa. La
politica e le istituzioni hanno il compito di sostenere le
persone in difficolta’ per impedire che vengano trascinate nel
vortice della criminalita’ e dell’illegalita’” – ha proseguito
Nicita – “A partire dalla proposta del Pd per stabilire anche in
Italia, come gia’ accade in molti altri paesi europei, un
salario minimo orario. Per assicurare a tutte le lavoratrici e a
tutti i lavoratori uno stipendio dignitoso e controbilanciare
l’inarrestabile discesa dei salari reali italiani”.
AGI0553 3 POL 0 R01 /
Rdc: Nicita (Pd), assegno va corretto, poverta’ non e’ colpa =
(AGI) – Roma, 13 mag. – “La riforma del reddito di cittadinanza
che ha portato all’assegno di inclusione ha, nei fatti, prima
cancellato duecentomila potenziali beneficiari e poi subordinato
alcune forme di sostegno a delle circostanze che non dipendono
ne’ dalla condizione di poverta’ ne’ dal numero di figli. Questo
risultato finale non risolve i problemi concreti di persone che
vivono nella mia terra, in Sicilia, ma anche in tutto il Sud, in
condizioni di degrado”, ha spiegato Antonio Nicita, senatore Pd
e candidato alle europee nella circoscrizione Isole,
intervenendo a Tagada’ su La7. “Noi del Partito Democratico,
abbiamo sottolineato la necessita’ di una diversa forma di
sostegno e di correggere questo assegno di inclusione. Ma,
soprattutto, di capire che la poverta’ non e’ una colpa. La
politica e le istituzioni hanno il compito di sostenere le
persone in difficolta’ per impedire che vengano trascinate nel
vortice della criminalita’ e dell’illegalita’” – ha proseguito
Nicita – “A partire dalla proposta del Pd per stabilire anche in
Italia, come gia’ accade in molti altri paesi europei, un
salario minimo orario. Per assicurare a tutte le lavoratrici e a
tutti i lavoratori uno stipendio dignitoso e controbilanciare
l’inarrestabile discesa dei salari reali italiani”.


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