“In questo momento le autorità locali hanno accolto la richiesta che abbiamo fatto ieri dopo il sopralluogo sulla Geo Barens di sottoporre alla rivalutazione medica e psicologica tutte le persone migranti ancora sulla nave. Qui ci sono 200 persone provenienti dalla Libia e originarie di vari paesi, sono stremate e disperate, hanno anche passato 24 ore senz’acqua, sono vulnerabili e fragili come quelli che sono sbarcati. Riserverei il termine ‘residuale’ all’umanità che rimane quando si mette in atto una selezione disumana e priva di fondamento giuridico, facendo anche molta confusione tra lo sbarco e l’accoglienza. Dopo i rave, questa è la seconda volta che il ministro Piantedosi si fa carico di regole innovative che fanno acqua da tutte le parti, dal momento che sull’obbligatorietà del soccorso in mare non c’è alcun dubbio”. Lo ha detto il senatore del Pd Antonio Nicita, in collegamento con Radio Immagina, la web radio del Pd, dalla Geo nave Barens nel porto di Catania.  “Se si vogliono battere i pugni in Europa per ottenere una migliore organizzazione della redistribuzione dei migranti tra i paesi è legittimo – ha proseguito Nicita – ma non lo si fa tenendo in ostaggio le persone. Sull’obbligatorietà del soccorso in mare, lo ripeto, c’è chiarezza, è solo sulla successiva accoglienza che si può discutere”.


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