La donazione deve essere considerata dai rappresentanti del governo un atto eroico
‘Introdurre nel codice penale un reato relativo al traffico di organi prelevati da persona vivente rappresenta, certamente, un deciso passo in avanti per la nostra legislazione che va nella direzione del rispetto del principio della legalità, della tutela dei diritti umani e del rispetto dei principi di equità e giustizia’.
Così la senatrice del Pd Venera Padua, della commissione Sanità, interviene nel dibattito sul Disegno di Legge sul Traffico d’organi a Palazzo Madama. ‘Il cuore del disegno di legge – sottolinea Padua – prevede specifiche sanzioni penali per il reato di traffico di organi prelevati da persona vivente prevedendo che la reclusione vada da un minimo di 3 ad un massimo di 12, e la sanzione pecuniaria da 50 a 300 mila euro per chiunque commercia, vende, procura organi o parti di organo prelevati da persona vivente (art 601-bis). Il provvedimento è molto importante e strettamente legato alla tratta di esseri umani, allo sfruttamento di donne, uomini e bambini ridotti, spesse volte, in schiavitù o semischiavitù. E’ quindi necessario rafforzare la disciplina giuridica perché sempre più cresca la consapevolezza e la coscienza morale dell’irrinunciabile principio che il corpo umano, o le sue parti, siano ‘fuori dal commercio’, ‘fuori dal mercato’, che abbiano un valore intrinseco molto superiore rispetto alle mere transazioni economiche. Per questo spero che nel provvedimento vengano recepite le osservazioni espresse in commissione Sanità su alcuni specifici adempimenti a carico del ricevente l’organo’.
 ‘Il mio auspicio – conclude la senatrice Padua – é che tutta la legge si ispiri al principio ribadito nella Dichiarazione di Istanbul sul Traffico di Organi e sul Turismo del Trapianto del 2008, laddove riconosce, in merito ai donatori viventi, che ‘l’atto di donazione deve essere considerato come un atto eroico e onorato come tale dai rappresentanti del governo e dalle organizzazioni della società civile’.

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