Due disegni di legge. Uno che modifica la legge Severino nella parte in cui i sindaci vengono sospesi dopo il primo grado di giudizio, l’altro sulla responsabilità
politica, amministrativa ed erariale dei sindaci per i reati
omissivi impropri. A presentarli, oggi in Senato, è il Partito
Democratico.
Secondo la senatrice PD, Anna Rossomando, tra i primi
firmatari delle proposte, si tratta di interventi “utili e
necessari. La nostra proposta è aperta alla discussione e ai
contributi. Sappiamo che c’è un dibattito sul reato di abuso
d’ufficio, non abbiamo preclusione su questo per discuterne”.
Su questi due temi “rivendichiamo coerenza e credibilità, nel
nostro programma elettorale c’erano già queste proposte. Il
Parlamento serve per questo, non si tratta di maggioranza e
opposizione, le proposte nascono dall’esigenza degli
amministratori”. “E’ un lavoro in continuità con la scorsa
legislatura – aggiunge la capogruppo PD alla Camera Debora
Serracchiani – non c’è improvvisazione. Mi appello a questo
governo affinchè, a fronte dei movimenti scomposti a cui abbiamo
assistito, dia attuazione alla riforma Cartabia. I sindaci
chiedono giustamente un intervento, ci auguriamo che il governo
ci ascolti e lo diremo al ministro Nordio quando verrà in
Commissione Giustizia per le sue linee programmatiche”. Sulla
manovra Serracchiani si dice preoccupata, “ci sono stati tagli
fortissimi. Se questo è ciò che ci aspetta, allora il PD farà
opposizione dura e determinata: la giustizia non diventi terreno
di battaglia politica ma si guardi all’interesse delle persone”.
Per la capogruppo PD al Senato, Simona Malpezzi, “c’è la
necessità politica di affrontare questo tema, non è una
bandierina che vogliamo mettere”. Il lavoro, ricorda, fu già
anticipato “dal ‘Pacchetto Sindaci’ che presentammo nel luglio
2021”. Fu un lavoro “che andava in questa direzione”. Per il
senatore PD Dario Parrini, tra i primi firmatari con Rossomando,
“muro totale all’abolizione della Severino, sì alla modifica
puntuale. Sarebbe strano se su queste norme non ci fosse ampio
accordo. Alcuni giorni fa, al congresso Anci, autorità altissime
hanno espresso vicinanza ai sindaci. Quella comprensione non va
solo dichiarata – termina – ora va anche resa concreta”.


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