“La Commissione Lavoro del Senato ha approvato il disegno di legge che rappresenta il ‘Jobs Act del lavoro autonomo’. Il testo, che dovrà essere esaminato dall’Aula, è un altro tassello importante nel quadro della riforma del mondo del lavoro, con l’estensione di diritti fondamentali a tutti i lavoratori autonomi che non hanno un inquadramento di lavoro dipendente. Alla proposta del governo il Pd, nel lavoro parlamentare, ha apportato modifiche di rilievo”. Lo dice la senatrice Annamaria Parente, capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro.
“Per prima cosa – spiega Parente – è stata accolta una nostra istanza che estende il congedo parentale anche ai padri iscritti alla gestione separata e per entrambi i genitori il periodo di fruizione viene ampliato da 3 a 6 mesi e dal primo al terzo anno di vita del bambino. Abbiamo inoltre escluso dalla determinazione del reddito da lavoro autonomo i rimborsi delle spese di alloggio e vitto relativi alle trasferte in seguito ad un incarico conferito dal committente. Abbiamo proposto, ed è stato varato dalla Commissione, che le lavoratrici e i lavoratori i quali devono sottoporsi a trattamenti oncologici e dunque sono inabili anche per un lungo periodo potranno avere riconosciuta la degenza ospedaliera, come per altre patologie gravi e invalidanti. Infine, ma non in ultimo – conclude Parente – le politiche attive saranno estese anche ai lavoratori autonomi: i centri per l’impiego dovranno dotarsi di sportelli dedicati”.

 

 


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