«Gli anticorpi contro l`illegalità vanno resi sempre più forti, ma in questa vicenda non ho visto “porcherie”». Dario Parrini, presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, difende su tutta la linea il Pd e il governatore Giani. E stoppa Rossi: «Basta attacchi scomposti, serve rispetto».

Senatore Parrini, il Consiglio regionale ha cancellato la norma pro-concerie finita sotto la lente della Procura. È sufficiente questo voto per rassicurare chi vive nell`area l`Empolese-Valdelsa, la sua terra – in cui sarebbero stati illegalmente interrati gli scarichi delle concerie?

«Meno malintesi ci sono e meglio è. La cancellazione dell`emendamento è una scelta giusta perché va in questa direzione. Si dica però tutta la verità: stiamo parlando di una norma rimasta senza effetti pratici, priva di legami con gli svernamenti illeciti e impugnata dal governo per questioni non di
sostanza ma di riparto di competenze tra Stato e Regioni».

Ma allora perché il Pd toscano, un mese e mezzo dopo l`inizio dell`inchiesta, non ha ancora organizzato una riunione al riguardo?

«LI Pd toscano non ha paura di discutere. Quelle col governatore e con il gruppo consiliare sono state riunioni qualificate e tempestive, non diversivi. Ne seguiranno altre».

A Santa Croce sull`Amo c`è la paura che il sistema economico delle concerie e i suoi posti di lavoro vadano a rotoli. Nell`Empolese ci sono comitati di cittadini spaventati da quello che potrebbe esserci sotto la strada 429. Sono due roccaforti Pd. D caso Keu ha già scavato un solco travoi e i territori che governate?

«Per niente. In questi territori il nostro partito è rappresentato da dirigenti abituati a rendere conto a viso aperto del loro operato. Lo faranno anche stavolta. Hanno ragione a non prestarsi a campagne-polverone fondate sull`indebita trasformazione di ipotesi in dogmi. E bene hanno fatto a non inchinarsi al clamore sospettista dei dietrologi di professione. Il Pd ha altri doveri: in primo luogo ricordare che in questi territori si è sempre battuto per essere vicino nella più piena legalità e trasparenza a chi produce e crea sviluppo e posti di lavoro. Questa vicinanza non è una macchia. È un merito che fa parte di una tradizione e di una cultura di governo da rivendicare a testa alta. Per noi la lotta alla criminalità organizzata e la difesa dell`ambiente sono valori fondamentali rispetto ai quali intendiamo promuovere una sempre più vigorosa azione delle istituzioni sul piano culturale, formativo e della prevenzione. Il Pd ribadisca che in ogni caso e con chiunque vanno applicati i principi garantisti scolpiti nell`articolo 27 della Costituzione. Ribadisca che è doveroso rispettare il lavoro della magistratura sostenendola nella repressione del crimine. Gli anticorpi ci sono. Ma è necessario renderli ancora più forti, anche con specifiche iniziative di sensibilizzazione. Drizzare ancor più le antenne non fa male. Su questi temi la guardia deve restare altissima».

Ma ai sindaci dei Comuni lungo la 429 che ora devono rispondere ai timori dei cittadini, cosa si sente di dire?

«Che devono continuare a chiedere che le autorità competenti svolgano tutti i controlli possibili nel più breve tempo possibile, perché i dubbi si fugano coi fatti. Che tra i cittadini ci siano paure è comprensibile. Ma è riprovevole lo sciacallaggio di alcuni che le strumentalizzano gettando fumo negli occhi dell`opinione pubblica».

Giani dice che l`emendamento nel mirino della Procura fu difeso dalla giunta Rossi, che risponde parlando di «porcheria» fatta dal Consiglio regionale allora presieduto da Giani. Chi ha ragione?

«Deluderò gli amanti della polemica a buon mercato ma io fino a prova contraria penso che non ci siano state né porcherie né atti di sottomissione legislativa a loschi interessi privati. Finiscano gli attacchi scomposti. Mi appello a tutto il Pd: uniamoci sui valori, con comportamenti coerenti. Ricuciamo gli strappi:Il rispetto reciproco è tutto».

Però è la prima volta che uno scontro tra il governatore in carica e il suo predecessore deflagra in pubblico in modo così clamoroso.

«Conosco Rossi e Giani da molti anni: sono due dirigenti politici onesti e capaci che mantenendo ben ferma la loro autonomia e indipendenza di giudizio si sono sempre lodevolmente preoccupati di tener conto delle esigenze manifestate dalle imprese, dai lavoratori, dalle parti sociali e dai corpi intermedi».

I rapporti opachi tra alcuni esponenti del Pd e imprenditori conciari segnalano che c`è una questione morale dentro il partito toscano?

«Senza alcuna arroganza, e con molta pacatezza, resto convinto che non ci sia una questione morale nel Pd e che ciò risulterà evidente quando tutti i fatti saranno stati accertati».


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