“Il Partito democratico darà parere favorevole al provvedimento per il ripristino della festività nazionale del 4 novembre perché è un atto necessario di cui però si deve capire il significato, a fronte delle polemiche emerse. Oggi sia chiaro, stiamo discutendo dell’ampliamento di una giornata di memoria sulla base di una legge del 1976. Il 4 novembre si celebra l’unità nazionale e le forze armate. La giornata ha cambiato significato nel corso degli anni e con questa legge riconosciamo uno stato di fatto, seguendo una sollecitazione del capo dello Stato. Nel corso dei lavori della commissione sono emerse due posizioni, una che voleva ripristinare il 4 novembre quale festività nazionale, un’altra quella del Pd, per ampliare la portata di questa giornata. Oggi è prevalsa la posizione più sostenibile. Bisogna fare attenzione a festeggiare questa giornata con lo spirito giusto. Ho ascoltato le parole del rappresentante della Svp, nel ‘18 si completò l’unità nazionale e con essa la fase risorgimentale ma molti problemi rimasero aperti. Questioni che produssero un’onda lunga. Il 4 novembre quindi non si celebra una guerra, una vittoria su qualcuno, ma l’importanza del raggiungimento di una pace con cui si celebra il senso pieno dell’art. 11 della nostra Costituzione. Nell’ottobre del 22 il 4 novembre fu piegato a fini nazionalistici. Per noi invece il 4 novembre è il giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, diamo omaggio al ruolo delle forze armate ma non della vittoria. Non a caso è importante è l’art. 2 del provvedimento in cui si ricorda che le nostre forze armate devono essere ringraziate non solo per il contributo alla pace ma anche per la loro azione in tanti altri campi del nostro vivere quotidiano. Nel novembre 2022 il presidente Mattarella ha ricordato il patrimonio didolore che è alle spalle degli obiettivi raggiunti e la storia di oggi paga un tributo enorme perché di quel sacrificio ha saputo farne memoria. I pilastri dell’unità europea si fondano, non a caso, sulle cicatrici di chi ha vissuto il dolore delle due guerre mondiali. Oggi dobbiamo aver quindi l’orgoglio di aver risposto alle sollecitazioni del capo dello Stato”. Così il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.


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