“La Regione può dare un importante contributo ma è allo Stato che spetta garantire la tutela delle minoranze linguistiche, inscritta nella Costituzione. Anche per il friulano il confronto deve avvenire su un piano istituzionale di livello nazionale, per assicurare un’adeguata informazione pubblica e un insegnamento scolastico in marilenghe”. Lo ha detto oggi a Venzone (Udine) la senatrice Tatjana Rojc, portando il suo saluto all XCVIII Congresso sociale della Società filologica friulana. “Il Friuli Venezia Giulia – ha detto la senatrice – rappresenta un caso particolare e unico di incontro tra mondi complementari. Le radici plurime ci conferiscono una particolare vocazione europea, antica e nobile. Proprio alle comunità linguistiche cosiddette minoritarie è affidato il compito attivo di conservare l’identità plurale dell’Europa, esposta all’assorbimento della globalizzazione. Purtroppo attende ancora di essere ratificata dal Parlamento – ha puntualizzato Rojc – la Carta europea delle lingue regionali e minoritarie”. Sottolineando che “nella tutela dell’identità è compreso il riconoscimento di se stessi e degli altri come portatori di pari dignità” Rojc ha individuato nella tutela delle minoranze “un argine al nazionalismo”.


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