‘Ci sono inaccettabili sproporzioni tra progetti e dimensioni, tra risorse e numero dei beneficiari degli interventi’ ‘Il Progetto ‘6000 campanili’ che aveva avuto un primo finanziamento di 100 milioni all’interno del Decreto del Fare e rifinanziato dalla Legge di Stabilita con ulteriori 50 milioni di euro, nella sua applicazione è diventata la più colossale lotteria che i comuni abbiano visto’. Ad affermarlo è la senatrice del Partito Democratico Leana Pignedoli che, insieme ad altri venti senatori Pd, ha presentato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi. ‘In Parlamento abbiamo appoggiato con convinzione la destinazione di fondi ai piccoli comuni, è stata un’ottima intuizione del Ministro che ha trovato una modalità adeguata per finanziare velocemente progetti cantierabili. Ma in tempo di risorse scarse – continua Pignedoli – esse devono essere utilizzate con un rapporto costi benefici adeguato. La modalità di attuazione, quella del click day, però, ha creato non poche sperequazioni: da un lato per la mancanza di infrastrutture che permettessero un invio egualmente veloce dei progetti. Dall’altro ha premiato in modo spropositato la polverizzazione dei comuni, danneggiando le regioni più virtuose in tema di fusioni e unioni. Sono evidenti sproporzioni tra progetti e dimensioni, tra risorse e numero dei beneficiari degli interventi: comuni di solo 60 abitanti hanno ottenuto finanziamenti per un milione di euro’. ‘Ora la preoccupazione è che le ulteriori risorse destinate con la legge di Stabilità ripropongano la stessa sproporzione. Per questo – conclude Pignedoli – chiediamo al ministro Lupi di rivedere i massimali dei singoli finanziamenti affidando meno risorse al singolo progetto per allargare la platea dei comuni che ne possono beneficiare e contestualmente creare una riserva regionale. Sono quindi necessari criteri correttivi’.

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