‘Ha detto che si è spesa per altri 110 casi, farò un accesso agli atti’
«Quando era ministro dell`Interno, la Cancellieri diceva che il Viminale doveva essere una casa di vetro trasparente. Ma per la casa della Giustizia, mi pare che preferisca un vetro opaco». La senatrice LauraPuppato, esponente della sinistra Pd, supporter di Civai nella sfida alle primarie, «spera che Annamaria Cancellieri si dimetta senza costringerci a chiederle nulla. Sarebbe un gesto di grande valore». Perché?
«Per tre ragioni».
 La più grave?
«Ha detto di essersi spesa, oltreché per Giulia Ligresti, per ‘altri 110 casi simili’. Farò un accesso agli atti per conoscere quelle vicende. Ma se è come dice lei, avrebbe dovuto nominare un om-budsman, un difensore civico che si occupi di questo gravissimo fenomeno visto che l`Italia è già stata condannata dall`Ue per i diritti civili calpestati nelle carceri».
La seconda ragione?
«Un ministro della Giustizia, che deve rappresentare il dicastero del governo più delicato, non può avere frequentazioni con persone che hanno avuto conti con la giustizia per episodi anche gravi. E inaccettabile».
E l`ultima?
«Il fatto che la procura di Torino abbia inviato gli atti a quella di Roma affinché valuti eventuali profili di responsabilità penale a carico della Cancellieri, equivale, politicamente, a una sorta di impeachment».
Cosa si aspetta ora dalla ministra?
«Da lei in quanto exprefetto, e in quanto donna, sì proprio come donna che nelle istituzioni aveva portato aria pulizia e vento di trasparenza, mi sarei attesa un atto di umiltà. Un passo indietro. Quel tanto di cura e rispetto per le istituzioni come risposta a un comportamento che, senza alcuna pretesa di fare da censore, non è stato corretto dal punto di vista morale e dell`opportunità politica».
Se parla dimorale e di opportunità politica, allora anche per la telefonata di Vendola ad Archinà c`è chi, come il MSS, chiede le dimissioni del governatore pugliese.
«Vorrei che si guardassero le cose con obiettività altrimenti rischiamo di flagellare chiunque senza ragione».
Così rischia però di essere accusata di voler applicare due pesi e due misure. «Non voglio fare due pesi e due misure. Ma due pesi diversi. Le risate di Vendola, che non c`entravano con i morti ma con il microfono sottratto al cronista, sono state inopportune e di cattivo gusto. Ma non tali da giustificare le sue dimissioni. Il caso della Cancellieri è diverso, gravissimo e non più difendibile».
C`è una similitudine tra il caso Idem,laministra che si dimise per un illecito fiscale, e quello della Guardasigilli?
«La Idem era addiritturavittima di quell`illecito commesso da un professionista. Ma ciò dimostra che con persone che svolgono un ruolo politico sotto le insegne del Pd siamo talmente severi da risultare perfino crudeli. Per questo, però, abbiamo pretese che alla correttezza si attengano tutti in un periodo in cui il sistema politico è accusato di essere non comprensibile, autoreferenziale, autoconservativo che tende a garantire se stesso con la logica dell`essere forti coi deboli. E deboli coi forti».

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