– “La decisione di cessare la trasmissione in onde medie dei programmi in lingua slovena pone
un problema che attiene la concreta tutela dei diritti di una
minoranza linguistica. Ho chiesto perciò al sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio Giuseppe Moles, al presidente della
Commissione Vigilanza Rai sen. Alberto Barachini e
all’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, di porre in
essere tutti i mezzi intesi ad assicurare la pari opportunità di
ascolto della programmazione in lingua slovena”. Lo rende noto
la senatrice Tatjana Rojc (Pd), che oggi ha segnalato le
conseguenze per la minoranza slovena in Italia della chiusura di
tutte le stazioni a onde medie della Rai, prevista entro il mese
di settembre del 2022.
Facendo riferimento alla legislazione che “prevede
l’irradiazione della specifica programmazione regionale in
lingua slovena”, la senatrice spiega che “questa decisione
riguarda in particolare la frequenza di 981 kHz della Rai di
Trieste in sloveno, la quale rappresenta un un contatto
radiofonico di alto valore rispetto alla lingua e alla cultura
delle minoranze slovene”.