“Le voci che si rincorrono sulla bozza del decreto legislativo del Mef per il riordino del gioco d’azzardo fisico sono preoccupanti. Sembra emergere la tendenza ridurre le distanze dei punti scommessa da molti luoghi sensibili, andando in piena contraddizione con quanto hanno deliberato in questi anni le Regioni italiane e moltissimi Comuni. Rischio analogo per una deregolamentazione sugli orari di apertura, che rischia di far fare un passo indietro al nostro Paese nel lavoro di contrasto alla ludopatia”. Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Partito Democratico.
“Penso alla mia regione, l’Emilia-Romagna, e al grande lavoro condotto sul territorio per ridurre il numero delle agenzie di scommesse. Non possiamo permetterci – sottolinea la senatrice – di annullare gli immani sforzi compiuti fino ad oggi. Se le bozze che circolano sono veritiere, c’è il rischio di poter consentire l’apertura di una sala scommesse in prossimità di centri di aggregazione giovanili, asili nido o oratori. Sarebbe inaccettabile, al pari della soppressione dell’Osservatorio nazionale e dei fondi per il contrasto alla ludopatia”, conclude Enza Rando.


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