“Un giorno di dolore e di memoria, ma soprattutto di vicinanza ai familiari delle vittime. A 43 anni dalla strage della Stazione di Bologna è necessario ribadire a tutti che la storia e la memoria non si archiviano. Una strage che ha scosso la coscienza di tutti gli italiani e caratterizzata da rallentamenti, depistaggi, servizi deviati. E con una verità processuale scritta in più sentenze: e’ stata una strage neofascista”, lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “c’è un clima politico che in modo velato vuole rimettere in discussione tutto questo o, peggio, revisionare la storia. Ecco perché, in occasione dell’anniversario della Strage della Stazione di Bologna, è necessario ribadire che è responsabilità di tutti respingere al mittente qualsiasi tentativo di mettere in discussione la verità processuale. Il 2 agosto – continua Rando – è stata una strage fascista con il coinvolgimento di pezzi deviati dello Stato e tutto questo non può essere archiviato o cancellato dall’oblio. La strada per la verità e la giustizia è stata tracciata, mancano ancora tasselli ma non si torna indietro, a qualsiasi costo. E’ pronta la classe politica di allora e quella attuale a fare i conti con il proprio passato?”, conclude la senatrice.


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