
“Il diritto alla verità dovrebbe essere sancito dalla Costituzione: quello di oggi è un primo passo in questa direzione. È ora che politica e istituzioni si assumano la responsabilità di guardare negli occhi i famigliari di chi ha perso la vita per mano delle mafie, e fare propria la loro lotta per giungere a verità e giustizia. Questo momento è per voi “. Lo ha detto la senatrice Enza Rando aprendo i lavori del convegno “Diritto alla verità e vittime innocenti di mafia. Tra memoria e diritti mancati” in corso di svolgimento presso la sala Zuccari del Senato. Al dibattito partecipano don Luigi Ciotti, presidente di Libera contro le Mafie, l’on. Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia, Giovanni Roberto Conti, magistrato della Corte di Cassazione, Franca Maria Rita Imbergamo, sostituto procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Daniela Marcone, referente nazionale memoria per Libera contro le Mafie e Ilaria Moroni, coordinatrice della Rete archivi “Per non dimenticare”.
“Una sala piena come quella di oggi è un segnale importante per iniziare questo lavoro. Dopo il riconoscimento della tutela delle vittime, che ha visto il primo voto del Senato proprio nei giorni scorsi, bisogna colmare i diritti negati dei famigliari- ha proseguito Rando, responsabile Legalità del Partito Democratico e coordinatrice del comitato minori della commissione antimafia.
“Porteremo avanti l’impegno per una legge sul diritto alla verità raccogliendo le battaglie che da anni conducono le associazioni dei famigliari delle vittime di mafia. È a loro – ha concluso la senatrice Pd – che dobbiamo una risposta di giustizia e di verità”.