“Solo disagi senza veri vantaggi.
Con il ripristino dei confini l’Europa rischia di tornare
indietro e il Friuli Venezia Giulia rischia di rinchiudersi
rendendo la vita difficile ai cittadini e ai commerci, e tutto
senza garanzia di maggior sicurezza. Chiederò a Piantedosi se il
governo intende procedere sulla strada di un’abolizione di fatto
del Trattato di Schengen, perché un anno di sospensione non è
più un provvedimento straordinario ma una condizione stabile.
Molto discutibile anche la connessione tra la proclamata
chiusura dei confini e l’andamento del fenomeno migratorio”. La
capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato,
Tatjana Rojc, annuncia in una nota il deposito di
un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in
relazione all’annuncio della proroga di sei mesi della libera
circolazione delle persone tra Italia e Slovenia, riportato da
organi di stampa.
“Ci chiediamo quale sia il vero motivo per cui si chiudono le
frontiere – afferma la senatrice – se per le crisi
internazionali, per la rotta balcanica o per mera propaganda”.
“Lo stesso primo ministro croato Andrej Plenković – ricorda Rojc
– ha detto che i controlli all’interno di Schengen non potranno
impedire il terrorismo e la crescita dell’estremismo, e che
l’unica soluzione è proteggere le frontiere esterne dell’Ue. E
questa è la stessa posizione della Slovenia”. “L’impressione è
che la sicurezza sia un pretesto – indica Rojc – in vista delle
elezioni europee, per mandare il messaggio che si sta
combattendo l’immigrazione”.


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