“Un giornalista di rango ma anche un vero intellettuale e un profondissimo
conoscitore e narratore dell’Europa dell’Est e non solo. Indimenticabile il
suo lavoro di cronista e testimone soprattutto da Mosca, che sapeva entrare
nelle case degli italiani con l’eleganza che lo contraddistingueva e anche con
il suo inconfondibile accento”. Lo ha detto oggi la senatrice Tatjana Rojc
alla presentazione del volume di Demetrio Volcic “A cavallo del muro. I miei
giorni nell’Europa dell’Est”, cui hanno partecipato il giornalista e scrittore
Corrado Augias, il senatore Luigi Zanda, i curatori dell’edizione italiana
Livio Semolic e Paolo Possamai, direttore editoriale del gruppo Nem.
Ricordandolo “tra gli uomini che hanno dato orgoglio agli sloveni in
Italia”, ascrivendogli il merito di aver scritto da senatore “una delle
grandi pagine della storia delle minoranze in Italia” con la legge 38 del 2001
per la tutela degli sloveni in Italia, Rojc ha sottolineato che Volcic ha
saputo raccontare come “questa Europa per gran parte sconosciuta sia stata per
secoli esempio di convivenza, seppur esposta alle incursioni e ai desideri
espansionistici di altri”. La senatrice ha concluso auspicando che si tenga
Volcic “come uno dei numi tutelari nel 2025, quando le due Gorizie saranno
insieme Capitale europea della cultura”.


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