“Scandalosa a Monfalcone la decisione di non permettere
la posa di una pietra d’inciampo
a ricordo di un partigiano deportato e morto a Mauthausen.
‘Non era ebreo’ dicono, ma sono smentiti dal rabbino di
Trieste e dalla stessa storia dell’artista che le ha create,
Gunter Demig: la prima pietra d’inciampo infatti fu posata a
Colonia in ricordo dei tantissimi Sinti e Rom deportati nel
1940. Etnia e religione non distinguono la memoria delle
vittime del nazismo”. La senatrice Tatjana Rojc prende
posizione dopo che il comune di Monfalcone (Go), “a guida
centrodestra e roccaforte dell’europarlamentare Anna Cisint,
ha negato la posa di una pietra d’inciampo in memoria di
Natale Marchese, nativo di Troina in Sicilia e traferitosi a
Monfalcone dove, partigiano, fu deportato e ucciso a
Mauthausen”.