“Ieri il ministro della difesa ha ricordato le tensioni nei Balcani alle quali abbiamo posto l’attenzione anche con una interrogazione a mia firma al ministro degli Esteri. In quella interrogazione ricordavamo la necessità per l’Italia in primis, ma per l’Europa tutta, di sostenere la stabilità politica dei Balcani, da raggiungere anche attraverso un progressivo processo di avvicinamento dei singoli paesi alla sfera europea. L’Ue ha interesse ad allargare i propri confini orientali, con regole condivise rispetto alle turbolenze delle aree legate alla guerra. In tema di immigrazione vorrei ricordare che è la rotta balcanica quella da cui oggi rientra il numero maggiore di richiedenti asilo. L’interesse nazionale dell’Italia si difende meglio evitando tensioni con gli altri paesi europei, lavorando per creare consenso sulle nostre esigenze nazionali essendo protagonisti della correzione delle politiche europee sulla immigrazione. Auspichiamo dunque che il prossimo Consiglio europeo si sforzi di trovare una intesa avanzata su questo complicatissimo tema e che l’Italia porti il suo contributo al di fuori di una logica provocatoria o propagandastica.
La creazione di pace e prosperità a lungo termine impone all’Europa di allargarsi alle regioni circostanti. L’Ue e l’Italia hanno il compito di rassicurare i paesi candidati che il processo di adesione non si è fermato e al tempo stesso sottrarre all’influenza economica della Russia quegli stessi stati ma anche i paesi dalla postura ambigua come l’Ungheria. Importante è il tema delle minoranze. In Europa ci sono 50 milioni che appartengono alle minoranze che non vengono considerati come patrimonio culturale che arricchisce le singole realtà maggioritarie. E’ giunto il momento di riflettere seriamente sulla Carta europea che ne tutela i diritti e applicarne i principi in Italia e in Europa”. Lo dichiara la senatrice del Pd Tatiana Rojc nel suo intervento in aula sulle Comunicazione del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.