‘Il Ministero dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan non ha mai fornito dati reali sul mercato delle sigarette elettroniche.’ Lo afferma il senatore Giancarlo Sangalli, Vicepresidente della 5ª Commissione Bilancio, che sulla materia ha presentato un’interrogazione al Ministro Padoan, facendo presente che ‘al momento l’imposta è stata sospesa dal TAR, che ha definito la norma “irragionevole”, rinviandola alla Corte Costituzionale per ragioni di legittimità’. Sangalli ha chiesto al Governo ‘di riconsiderare la proposta emendativa, di sua iniziativa, che riduceva l’imposta di consumo dal 58,5% al 25% del prezzo di vendita sui soli liquidi o ricariche per sigarette elettroniche, presentata in Commissione Bilancio durante la legge di Stabilità’. L’interrogante ricorda inoltre che ‘l’emendamento, approvato in Commissione, era stato poi eliminato dal maxiemendamento presentato dal Governo durante la discussione in Aula’. Per tali ragioni chiede al Ministro in indirizzo ‘quale Dipartimento del Mef aveva all’epoca l’incarico di svolgere l’analisi sull’impatto dell’imposta sul mercato della sigaretta elettronica’. E infine di ‘valutare l’opportunità di avviare una consultazione con le principali associazioni del settore, come già fatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, per trovare una soluzione che salvaguardi il mercato.’ , anche in virtù del fatto che ad oggi l’Erario non ha incassato alcunché, la proposta che l’interrogante aveva fatto durante la discussione della Stabilità dove la Commissione Bilancio aveva approvato un emendamento a firma Sangalli che riduceva l’imposta di consumo dal 58,5% al 25% del prezzo di vendita sui soli liquidi o ricariche per sigarette elettroniche. Emendamento che, ricorda il Senatore Sangalli, era stato poi eliminato dal maxiemendamento presentato dal Governo alla Stabilità durante la discussione in Aula. Il Senatore, infine, ha chiesto al Ministro Padoan quale Dipartimento del suo dicastero fosse all’epoca incaricato a svolgere l’analisi sull’impatto dell’imposta sul mercato della sigaretta elettronica, e se non si ritenga utile avviare una consultazione con le principali associazioni del settore come già fatto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

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