‘E’ necessario porre un argine più efficace al fenomeno dell’abusivismo edilizio e incentivare la demolizione degli immobili abusivi’. Lo dichiara il senatore del Partito Democratico, Francesco Scalia, che ha presentato un disegno di legge per modificare, dopo la recente approvazione della nuova legge su gli ecoreati, la legislazione vigente in materia di un fenomeno odioso come quello dell’abusivismo edilizio.
‘A distanza di oltre 12 anni dall’ultimo condono edilizio, si continua a costruire abusivamente. I dati ci dicono 26mila nuovi immobili l’anno, mentre si abbatte poco o nulla: appena il 10% delle ordinanze di demolizione va a buon fine. E’ una situazione non più tollerabile – spiega Scalia – che lascia il territorio deturpato e testimonia che la vigente legislazione non è un deterrente. I processi si risolvono quasi sistematicamente con l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione (il termine è di soli 4 anni) con conseguente venir meno anche dell’ordinanza di demolizione disposta dal giudice penale. E’ proprio su questo che interviene il mio disegno di legge. Innanzitutto trasformando l’abuso edilizio da reato in delitto con aumento dei relativi termini prescrizionali, raddoppiati nel caso di violazioni edilizie compiute in zona vincolata. Inoltre, qualora il carattere abusivo di un’opera edilizia sia accertato con sentenza passata in giudicato, ne è disposta la confisca. Per contro – conclude Scalia – al fine di incentivare la demolizione dei manufatti abusivi, il ripristino dello stato dei luoghi ad opera dell’autore dell’abuso è qualificato come condizione di non punibilità e di revoca della confisca’.

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