Si è svolto oggi un incontro tra una delegazione di senatori del Pd e Marta Lorenzo, Direttrice per l’Europa di UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, per fare un punto sulla situazione a Gaza.
Nella Striscia non c’è più nessun posto sicuro: molti degli abitanti sono andati a Sud. Le strutture UNRWA possono gestire 150mila rifugiati, ma ad oggi sono 10 volte tanto (circa 1 milione e 100). A ogni rifugiato vengono dati in media 4 litri al giorno di acqua, quando ce ne vorrebbero 14. Con le fogne che non funzionano e il sovraffollamento, c’è in atto una vera e propria emergenza sanitaria, con il diffondersi di epidemie e numerosi casi di epatite.
L’aiuto umanitario non riesce a soddisfare minimamente i bisogni: il carburante per i generatori viene spartito soprattutto tra i panifici e i desalinizzatori, ed è UNRWA che deve scegliere a cosa dare priorità: cibo o acqua?
Sono circa 4000 i lavoratori di UNRWA ancora presenti nella Striscia, sparsi tra Nord e Sud, anche se, dall’inizio del conflitto, sono più di 110 i lavoratori che hanno perso la vita.
A fronte di questa tragedia UNRWA chiede di fornire aiuto umanitario incondizionato e di aprire il varco di Kerem Shalom, perché quello di Rafah non è predisposto per far entrare tutti i camion necessari per un aiuto umanitario costante. La rappresentante dell’Agenzia ha inoltre espresso grande preoccupazione per la tensione crescente in Cisgiordania.
Da parte del Pd, la delegazione dem era composta da Alessandro Alfieri, Pierferdinando Casini, Tatiana Rojc, Sandra Zampa, Graziano Delrio e Filippo Sensi, si è condivisa la preoccupazione per la situazione e si è espressa la massima disponibilità a farsi carico dei problemi sollevati da UNRWA: molte delle problematiche presentate oggi nell’incontro saranno contenute nella risoluzione che il Pd presenterà la prossima settimana per le comunicazioni di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.


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