“Che razza di paese emana un decreto che nomina flussi le persone, le donne e gli uomini, i bambini? Che chiama contrasto l’accoglienza? Un’organizzazione intelligente, assennata e civile viene distorta in uno stato di emergenza che la dice lunga non sulle questioni di merito, ma sulla paura. Questo governo, questa maggioranza vuole evocare, suscitare, alimentare, fomentare, accendere soltanto paura. Per non guardare i volti dei migranti, per non sentire le loro storie, per non ascoltare la loro sete di futuro”. Lo ha detto il senatore del Pd Filippo Sensi intervenendo in aula sul decreto Cutro. 
“Trovo in questa ipocrisia, quella dei flussi e del contrasto – ha aggiunto – la pellagra di una destra che non ha il coraggio di dire in modo esplicito ciò che suggerisce. Lo dica chiaramente senza infingimenti, circonlocuzioni, gli esoterismi della sostituzione etnica, con le stesse parole che usa nelle piazze o nei raduni di partito”.
“Governo e maggioranza non saranno fermati dalla loro coscienza o dall’opposizione – ha concluso Sensi – ma saranno i fatti, sarà la durezza sconveniente della realtà a sconfessare questa ideologia che è crudeltà sottovuoto. Sarà la paura, quella che governo e maggioranza pensano di far germogliare tra la gente, a farli perdere”. 


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