‘La calendarizzazione nelle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia del disegno di legge sulla prostituzione di cui sono prima firmataria è davvero una buona notizia. La discussione di questi giorni è stata proficua perché ha contribuito a sollevare il problema, che nelle grandi città come Roma esiste a prescindere e che è stato scaricato tutto sulle spalle dei sindaci. Il disegno di legge affronta la complessa e seria questione della prostituzione in modo serio ed articolato, a partire dalla prevenzione, dal contrasto alla tratta degli esseri umani, dall’educazione. Serve un approccio di sistema e non si può fare finta che il problema non esista’. Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte.
‘Puntare solo ad arginare il fenomeno con lo zoning è un fallimento – prosegue Spilabotte – E infatti la mia proposta ha come cardine la prevenzione, il controllo, la sicurezza dei cittadini, il potenziamento del contrasto alla tratta delle donne e a questa nuova schiavitù. A partire da questo, si può pensare di salvaguardare il principio di autodeterminazione, anche per contrastare il giro di affari clandestino e far emergere un pezzo di economia sommersa’.

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