“Il comune di Frosinone continua a non contemplare né rispettare le pari opportunità: Sindaco, vice, assessori e capigruppo sono tutti uomini! Una situazione che si protrae da troppo tempo, predisporremo l’iter per il ricorso al Tar”. Così la senatrice Maria Spilabotte intervenendo sulla questione delle quote rosa della giunta del comune del capoluogo. Prosegue Spilabotte: “Già quando sedevo nei banchi del consiglio sollevai la questione, invitando il Sindaco a porre fine a questa discriminazione di genere. Riuscii anche a far istituire la Commissione Pari Opportunità, di cui evidentemente non è mai stato compreso appieno il significato. Ottaviani ha avuto tutto il tempo per colmare questo deficit di rappresentanza democratica, ma non ha mosso un dito. E’ evidente che manca la volontà politica. Eppure il Sindaco dovrebbe attenersi ai dettati costituzionali che, in più articoli, anche nella materia della parità di genere, dettano norme che vanno considerate impositive. E’ il caso dell’articolo 51 della Costituzione. Un articolo fondamentale che afferma nella sostanza, e non solo nella forma, il principio che l’equa rappresentanza non è una questione di genere, ma un problema di qualità della nostra democrazia. Il rinnovamento passa anche attraverso le donne, il cui contributo è diventato fondamentale. Il livello democratico di una città si misura anche attraverso le pari opportunità e noi confermiamo di essere molto indietro. Io credo che in tutti noi debba veramente ancora maturare il germe della cultura politica paritaria, di buon senso, di sano e civile rispetto per la metà della società, della volontà di perseguire un sempre più alto livello della democrazia. Per questi motivi, sulla scia di quanto avvenuto negli anni passati al Comune di Roma durante la gestione Alemanno, ci attiveremo per predisporre l’iter per fare ricorso formale al Tar del Lazio”.

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