Maria Spilabotte, appresa l’inattesa notizia diramata dall’Ilva sulla chiusura degli stabilimenti di Patrica e Torino, non rientranti nel piano industriale presentato dall’azienda, si è subito attivata in difesa del sito frusinate e già questa mattina, giovedì 6 Febbraio, si è incontrata con il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti. Spiega Spilabotte: ‘Già nei giorni scorsi c’era un filo diretto con il Mise, da quando si rincorrevano voci sulla paventata chiusura del sito di Patrica, ma al Ministero non vi era alcuna notizia in merito, anzi, si attendeva un piano industriale che avrebbe dovuto comprendere anche lo stabilimento di Patrica, nell’ottica della riconversione logistica del sito e nel rispetto del mandato conferito al commissario Bondi per la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali. La notizia di ieri è stata un fulmine a ciel sereno, che mette a rischio il futuro di 67 dipendenti. La provincia di Frosinone non si può permettere di perdere più nemmeno un solo posto di lavoro. La grande crisi che si è abbattuta nel nostro territorio ha già fatto troppe vittime. Il Governo aveva commissariato l’Ilva, rappresentando tutte le opportune garanzie per la salvaguardia occupazionale e quindi ci si dovrà muovere necessariamente in questa direzione. Mi sono già attivata per un incontro al Mise, anche se la richiesta formale dovrà avvenire dai sindacati. E’ bene ricordare, inoltre, che Patrica rientra nei comuni che hanno ottenuto il riconoscimento di area di crisi complessa, per cui il sito produttivo potrà avvalersi di risorse pubbliche destinate allo sviluppo ed agevolazioni per gli investimenti. Per questi motivi tale decisione di chiusura è illogica e non lasceremo la presa, è un problema molto importante e dovrà trovare una soluzione che non può essere quella prospettata dall’azienda’.

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