“La sentenza con cui la Cassazione ha confermato le disposizioni del 2014 della giudice Melita Cavallo, che aveva concesso la stepchild adoption ad una coppia di madri romane sulla base della legge sulle adozioni, non c’entra nulla con le unioni civili ed è impostata sulla tutela del preminente interesse del minore. E’ questo il faro che ha guidato allora la presidentessa del tribunale dei minori di Roma e ora la Suprema Corte e che fa bene oggi a sottolineare la Garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano”. Lo dice la senatrice del Pd Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.
“In questi due anni – prosegue Maria Spilabotte – abbiamo difeso Melita Cavallo da attacchi infimi, ma la Cassazione ha confermato che perseguendo la continuità degli affetti per i bambini la giudice ha applicato correttamente la legge 184/1993 sulle adozioni. Spiace per tutti i detrattori di oggi, ma è un pronunciamento storico perché destinato a fare giurisprudenza, nel vuoto normativo che la legge sulle unioni civili ha lasciato dietro di sé. Tutte le famiglie arcobaleno possono ora tirare un sospiro di sollievo”.


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