E’ giunta ora di chiedere al Consiglio di sicurezza una presa di posizione più netta sulle vicende libiche
‘C’è da sperare che l’invito di Berlusconi a ritrovare uno spirito di collaborazione tra governo e opposizione, su quella che è oggi la principale questione di interesse nazionale, serva a sgomberare il campo dalle inutili polemiche degli ultimi mesi e giorni’. Così il senatore del Pd Giorgio Tonini, vicepresidente del Gruppo dei democratici a Palazzo Madama, in un intervento sul Foglio.
‘La gravità della situazione, impone un salto di qualità sul piano politico – sottolinea l’esponente pd – Innanzitutto prendendo atto che la dimensione del problema passi dal livello nazionale a quello europeo. E dalla logica dell`emergenza a quella strutturale. Non si tratta di un piagnisteo italiano o mediterraneo: l`Italia ha sempre fatto e continuerà a fare quello che serve, mettendo in campo tutto quello che può. E’ necessario un intervento dell`Europa sia diretto, cominciando da una revisione in chiave solidaristica del regolamento di Dublino, che in seno alla comunità internazionale’.
‘E’ giunta l`ora di chiedere al Consiglio di sicurezza una presa di posizione più netta sulle vicende libiche con l`adozione di strumenti giuridici e militari più chiari ed efficaci, come il dispiegamento di una forza di polizia internazionale finalizzata alla lotta ai nuovi schiavisti e trafficanti di esseri umani collegati con le centrali del terrore e i signori della guerra, non solo in Libia’.

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