‘La missione in Libia è un primo successo importante per la nostra diplomazia, perché siamo riusciti comunque a portare all’attenzione dell’Unione europea, che ha deciso di dar vita a una sua missione, e del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una risoluzione che ha consentito e sta consentendo almeno una prima fase di questo impegno di contrasto ai trafficanti di esseri umani.’ E’ quanto afferma il vicepresidente dei senatori del Partito Democratico Giorgio Tonini e membro della Segreteria Pd. ‘Si tratta quindi  – prosegue l’esponente pd – di un impegno a doppia valenza: per un verso siamo impegnati nel soccorso alle vite umane, come facciamo da tanto, dai tempi della missione Mare nostrum con crescente efficacia, a impedire le morti in mare, pur sapendo quanto sia difficile salvare le persone dal mare; dall’altra parte si tratta di una missione di sicurezza che consenta di evitare l’infiltrazione di terroristi attraverso questo flusso dal Sud verso il Nord e di realizzare il contrasto il più efficace possibile ai trafficanti, anche attraverso alcune prime misure di carattere militare che sono state assunte, come l’affondamento di molti natanti utilizzati per questo traffico assolutamente aberrante.
‘Il Parlamento approvando questa missione non sta facendo la guerra a nessuno, se non al traffico di esseri umani – concludeTonini – sta invece ponendo le condizioni per un presidio il più attento e rigoroso possibile in acque che sono diventate così importanti dal punto di vista strategico. Soprattutto, però, sta ponendo le condizioni per un nuovo orientamento della politica estera europea verso il fianco Sud della nostra Unione, verso il Mediterraneo, dal quale dipende non poca parte delle speranze di pace e di un nuovo ordine mondiale fondato sulla giustizia e sui rapporti pacifici tra i popoli, come appunto la questione del Mediterraneo’.

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