“La vicenda delle firme false che coinvolge il Movimento 5 Stelle a Palermo e a Bologna si allarga sempre più. Dai nuovi particolari che emergono in queste ore sembra che non sia stato un incidente di percorso ma piuttosto un metodo. Poco fa gli indagati in Sicilia sono saliti a dieci e in Emilia per le regionali del 2014 sono già in quattro a essere coinvolti per aver raccolto firme irregolarmente. Se le cose stanno così non è in alcun modo tollerabile il silenzio dei vertici del Movimento, né può mai bastare una semplice sospensione dei responsabili. Grillo, Di Maio e Di Battista dovrebbero smetterla una volta per tutte di attaccare il Pd e la riforma costituzionale con dichiarazioni che ormai raggiungono un’ostentata volgarità e dovrebbero piuttosto chiarire cosa è avvenuto in Sicilia e in Emilia. Tentennamenti, omissioni e dichiarazioni vaghe non reggono più”. Lo afferma il senatore del Pd Giorgio Tonini.


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