“Quali interventi intenda adottare il Governo al fine di mitigare le ricadute della nuova disciplina dello split payment che rischia di creare problemi di liquidità per le imprese e gli enti locali, se non sia opportuno, allo scopo di limitare i rischi di liquidità, semplificare le procedure e ridurre i tempi di rimborso dell’Iva per le imprese che applicano il reverse charge e lo split payment ed infine se intenda prevedere il superamento del meccanismo dello split payment per tutte le imprese che, a partire dal 31 marzo 2015 regoleranno con fatturazione elettronica tutti i rapporti e le prestazioni effettuate con le pubbliche amministrazioni”, queste le richieste formulate con un’interrogazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, depositata oggi dai senatori del Partito Democratico Gianluca Rossi, capogruppo Pd in commissione Finanze a Palazzo Madama e Stefano Vaccari.
L’interrogazione chiede anche “viste le problematiche rilevate da associazioni dilettantistiche e ONLUS, se non ravveda il Governo la necessità di derogare per i soggetti ‘no profit’ l’applicazione dello split payment”.
I due senatori del PD hanno quindi auspicato un intervento tempestivo: “Il tessuto economico ed industriale nazionale si compone di una costellazione di realtà piccole e medie che finirebbero per incepparsi a causa di un meccanismo fiscale ancora da perfezionare ma che, quando sarà a regime, costituirà un metodo infallibile per il recupero di una parte di evasione dell’Iva”.

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