“Il caso del presunto stupro di gruppo commesso a Chianciano, nel corso di un ritiro sportivo, da tre giovani atleti ai danni di una campionessa di scherma appena 17enne é gravissimo e riporta all’assoluta necessità di approvare immediatamente due leggi: quella sul consenso e quella sulle molestie con l’aggravante dei luoghi di lavoro e di studio. Ed è inaccettabile che, da quando ha sporto denuncia, la vittima sia stata costretta, per continuare a gareggiare, a incontrare i suoi aguzzini. Su questo caso, sul quale è in corso un processo, presenteremo un’interrogazione parlamentare al ministro dello Sport per capire come sia possibile che la Federazione scherma non abbia preso, in attesa certo dell’esito del procedimento, i necessari provvedimenti almeno cautelari per tutelare la giovane atleta.” Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente della Bicamerale Femminicidio.
“A giudicare da quanto emerge dagli organi di stampa – prosegue Valente – quello di Chianciano è un caso emblematico di quanto accade spesso alle vittime in queste circostanze: la parola della ragazza, peraltro minorenne, contro quella di tre giovani che negano, anche di averla drogata. Il mondo intorno che evidentemente non le crede. Con una legge sul consenso, in caso di denuncia si partirebbe dal presupposto che senza è stato stupro. Inoltre una legge sulle molestie, anche senza una vera e propria violenza, darebbe la possibilità di prevedere aggravanti se i fatti avvengono nei luoghi di lavoro e studio, cioé nell’ambito di relazioni che presuppongono fiducia e potere asimmetrico. Ci auguriamo che la destra rinsavisca e metta in calendario subito le nostre due proposte, ferme in commissione giustizia al Senato”.


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