“Non mi piace mai partire dai dati di
cronaca. Ma perche’ il femminicidio di Giulia Tramontano ci ha
scosso piu’ degli altri? L’uomo che ha ucciso ribalta i cliche’:
era un uomo di successo, di nell’assetto, era lui che tradiva e
non Giulia. Il caso ha fatto piu’ rumore di tanti altri perche’
e’ impossibile colpevolizzare Giulia”. Lo ha detto la senatrice
del Pd Valeria Valente in conferenza stampa al Nazareno con la
segretaria Pd Elly Schlein. “Le norme da sole sono necessarie ma
non sono sufficienti. Non abbiamo difficolta’ a dire che quello
di ieri e’ un buon provvedimento. Recepisce il lavoro della
commissione e devo dire che non mi aspettavo tanta umilta’ da
questo governo”, aggiunge Valente. “Bene le misure di
prevenzione, ma sul braccialetto elettronico bisogna superare il
concetto di fattibilita’ tecnica, altrimenti rischia di
diventare inutile. Ci vogliono risorse”.
“Sul codice rosso abbiamo obiezioni di merito, non siamo mai state
convinte che l’obbligo dei 3 giorni per ascoltare la donna
vittima di violenza non sempre sia un bene, perché ci sono
tante donne che hanno bisogno di un percorso di
consapevolezza o di messa in sicurezza e in questo caso
l’obbligo potrebbe rivelarsi controproducente.
Oltre a questo naturalmente abbiamo l’obiezione
dell’invarianza di spesa”.
Così Valeria Valente, senatrice del Pd ed ex presidente
della Commissione sul Femminicidio.


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